comunicazioni

A.C.L. invia una lettera all’Assessorato Agricoltura di Regione Lombardia, dove si respingono in toto le restrizioni proposte da ISPRA e si chiede alla DG di prendere importanti provvedimenti, al fine di tutelare la nostra millenaria passione!

Preg. Assessore,
Contestando fermamente il modus operandi, adottato da Lei e i suoi uffici,
per risolvere questioni complesse, che di fatto, influiranno in maniera decisiva per il proseguo dell’attività venatoria in regione Lombardia, con la presente esprimiamo quanto segue.

L’associazione che ho l’onore di rappresentare, non può e non vuole accettare nessuna altra restrizione suggerita o imposta che potrebbe derivare da un eventuale recepimento, del parere non vincolante formulato da Ispra.
Parere questo, che a nostro avviso, è in più parti contraddittorio e strumentalmente orientato ad ostacolare ulteriormente un sereno ed equilibrato svolgimento delle attività venatorie.
Ispra non può e non deve sostituirsi al legislatore, come non ci si può nascondere o peggio autogiustificarsi dietro qualche sentenza dei TAR .

Per questo motivo chiediamo a regione Lombardia di adottare qualsiasi provvedimento, per salvaguardare una tradizione millenaria, che ha contribuito fino ad oggi a formare un tessuto sociale ed identitario come quello Lombardo, che tutto il mondo ci invidia.

In caso contrario ci troveremo di fronte a una sconfitta della politica, ma che come sempre gli effetti ricadranno sulle persone oneste.

Carlo Bravo

Presidente Regionale
Associazione Cacciatori Lombardi

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