Oggi 28 aprile una delegazione di rappresentanti delle associazioni venatorie lombarde è stata ricevuta dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

All’incontro hanno partecipato Lorenzo Bertacchi, Giancarlo Bosio, Massimo Zanardelli e Carlo Bravo, che ringraziano il Presidente per aver dedicato oltre un’ora alle delicate problematiche che preoccupano i cacciatori lombardi e al difficile rapporto con la DG Agricoltura.

La mancanza di confronto con il mondo venatorio e la sistematica sottovalutazione delle proposte e dei suggerimenti tecnici e giuridici hanno così portato all’adozione di atti inaccettabili per i cacciatori e si sono rivelati politicamente dannosi.

Purtroppo da settembre ad oggi si è dovuto registrare un vero e proprio arretramento dei rapporti, con una Direzione Generale che è parsa arroccarsi più nella difesa dei propri errori e delle proprie scelte che nella ricerca di soluzioni e così non solo è rimasta immutata la situazione lamentata a settembre, quando furono chieste dimissioni e un rinnovo delle competenze, ma è addirittura peggiorata, con l’elaborazione di atti che minano il futuro della caccia in Lombardia.

Proprio quello che le Associazioni temevano.

Ora sul tavolo ci sono atti fondamentali per la programmazione venatoria che avranno effetti immediati (come il calendario per la prossima stagione) e che sanciranno il destino della caccia in Lombardia per i prossimi dieci anni, come il Piano Faunistico Venatorio, le Linee Guida per la gestione dei Galliformi Alpini e la regolamentazione della detenzione e inanellamento dei richiami di allevamento.

Il Presidente ha ben colto la problematicità di decisioni presentate solo quando ormai in larga parte irreversibili, già corredate di pareri ISPRA che tuttavia sono il frutto di quanto predisposto dagli Uffici.

Per quanto potrà essere difficile rimettere la barra a dritta, solo tornando ad un confronto costruttivo e serrato si può pensare di programmare e pianificare proficuamente la caccia dei prossimi mesi e anni nel poco tempo che rimane alla legislatura regionale in corso .

E la politica si deve riappropriare del suo duplice ruolo: di indirizzo del lavoro di funzionari e dirigenti e, al contempo, di tramite nel dialogo tra gli Uffici e i rappresentanti delle Associazioni Venatorie.

In tal senso si attendono segnali concreti e in tempi ristrettissimi e si confida che l’interessamento personale del Presidente potrà finalmente dare una svolta.

Preg. Assessore,
Contestando fermamente il modus operandi, adottato da Lei e i suoi uffici,
per risolvere questioni complesse, che di fatto, influiranno in maniera decisiva per il proseguo dell’attività venatoria in regione Lombardia, con la presente esprimiamo quanto segue.

L’associazione che ho l’onore di rappresentare, non può e non vuole accettare nessuna altra restrizione suggerita o imposta che potrebbe derivare da un eventuale recepimento, del parere non vincolante formulato da Ispra.
Parere questo, che a nostro avviso, è in più parti contraddittorio e strumentalmente orientato ad ostacolare ulteriormente un sereno ed equilibrato svolgimento delle attività venatorie.
Ispra non può e non deve sostituirsi al legislatore, come non ci si può nascondere o peggio autogiustificarsi dietro qualche sentenza dei TAR .

Per questo motivo chiediamo a regione Lombardia di adottare qualsiasi provvedimento, per salvaguardare una tradizione millenaria, che ha contribuito fino ad oggi a formare un tessuto sociale ed identitario come quello Lombardo, che tutto il mondo ci invidia.

In caso contrario ci troveremo di fronte a una sconfitta della politica, ma che come sempre gli effetti ricadranno sulle persone oneste.

Carlo Bravo

Presidente Regionale
Associazione Cacciatori Lombardi

Nella foto Giorgia Meloni con il Presidente Regionale A.C.L. Carlo Bravo

Quest’oggi in occasione dell’intervista di Giorgia Meloni presso l’auditorium della Camera di Commercio organizzata da Fratelli d’Italia Brescia era presente anche il nostro Presidente Regionale Carlo Bravo, al suo fianco l’immancabile presenza del nostro Vice Presidente Regionale Dott. Eugenio Casella.

Ricordiamo che Carlo Bravo è responsabile Regionale Lombardo FDI del Dipartimento Venatorio, mentre il Dott. Eugenio Casella è responsabile del Dipartimento Venatorio FDI provinciale di Brescia.

Sul finale dell’incontro vi è stata l’occasione per scambiare due parole con la Presidente di FRATELLI D’ITALIA così da poter rinnovare i sentimenti di reciproca stima tra il partito da lei guidato e la nostra grande realtà associativa.

Staff Ufficio Stampa A.C.L.

Come già espresso da singole componenti del mondo venatorio, anche congiuntamente non possiamo che ribadire la ferma contrarietà al procedimento di approvazione in atto, che vede la proposta di piano faunistico venatorio essere accompagnata da uno Studio Di Incidenza intriso di ideologia anti venatoria.

L’impostazione data alla trattazione di parti essenziali della proposta di Piano è indirizzata palesemente all’obiettivo, tramite step temporali compresi tra 2 e 8 anni dall’approvazione del piano (e con effetti immediati su diverse zone), di rendere di fatto non praticabile la caccia alla selvaggina migratoria, soprattutto da appostamento fisso. E con ricadute pesanti anche sulla caccia alla selvaggina stanziale, anche con riferimento alla caccia di selezione agli ungulati soprattutto in Zona Alpi, ove trovassero attuazione le misure da trasporsi in sede di attuazione nei Piani Faunistici Territoriali.

Inoltre l’avanzamento in parallelo della procedura di Vinca da parte della DG Ambiente da una parte e della procedura di raccolta ed esame delle osservazioni dei portatori di interesse (come le scriventi associazioni) da parte della DG Agricoltura, rischia di rendere vane le osservazioni che saranno presentate. E l’accorciamento dei termini per la presentazione delle osservazioni (da 60 a 45 giorni) rende ancor più gravoso il compito non solo di rilevare le criticità ma soprattutto di opporle tecnicamente, vista la mole dei documenti di cui si discute.

Fermo restando dunque il lavoro che ciascuna associazione sta compiendo sia nella predisposizione delle osservazioni sia nella pressione sul mondo politico (e si ringraziano i molti Consiglieri Regionali che si sono già fattivamente interessati), le Associazioni Venatorie Lombarde unite insistono affinchè sia dato il giusto peso al valore sociale, storico e tradizionale dell’attività venatoria, che vede ancora un gran numero di appassionati sul territorio lombardo: il Piano Faunistico Venatorio Regionale deve essere uno strumento di pianificazione che deve tenere in considerazione sia la conservazione e il miglioramento della fauna selvatica sia il valore sociale, gestionale ed economico dell’attività venatoria.

Non è accettabile che la pianificazione lombarda, per la parte rimessa peraltro a Enti direttamente collegati alla Regione che si sono occupati dello Studio di Incidenza, sia invece indirizzata sulla progressiva chiusura della caccia rendendola di fatto non praticabile. E ciò nonostante da più parti, finanche dalla proposta di piano, emerga che i problemi della fauna sono in grandissima parte legati alla perdita di habitat, e non all’attività venatoria.

Ancor più inaccettabile se i problemi promanano da una parte politica che storicamente in Lombardia si propone come comprensiva del valore e dell’importanza economica, sociale e ambientale della caccia.

E che la caccia sia immolata sull’altare di un ambientalismo (o meglio animalismo) di facciata non ci sta bene e andremo fino in fondo.

I PRESIDENTI REGIONALI

Mercoledì 19 gennaio ci sarà un’udienza di fronte al GIP relativamente al caso del sig. Gnali, un cacciatore Bresciano, che tutti ricorderete perché protagonista, suo malgrado, del famoso video allucinante che tutti noi abbiamo visto!

Nonostante la schiacciante prova filmica a suo favore, che riprende tutte le fasi di un controllo Venatorio “forzato” nei pressi del suo capanno, il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione.

In comune accordo con l’avvocato difensore Alberto Scapaticci, dovremo cercare di essere numerosi fuori dal tribunale per sostenere la causa del nostro “fratello” Cacciatore.

Manifesteremo come sempre pacificamente ed educatamente in difesa della nostra dignità e ci opporremo a questi tipi di atteggiamenti vessatori ed intimidatori nei nostri confronti.

Non possiamo accettare tutto questo, è finalmente arrivato il momento di dire basta con questo “modus operandi” soprattutto perché esistono prove video chiare ed indiscutibili.

L’auspicio è quello di vedere numerosi Cacciatori (appartenenti ad ogni sigla associativa) poiché il futuro della nostra passione passa anche da questi gesti di solidarietà e supporto reciproco.

Tutti uniti contro i soprusi!

Vi aspettiamo Numerosi!

Mercoledì 19 Gennaio – ore 10.30 – TRIBUNALE DI BRESCIA- Via Lattanzio Gambara

Dott. EUGENIO CASELLA
Vice Presidente Regionale A.C.L.

Decreto N°72 del 11/01/2022

Il provvedimento sopra citato sospende con effetto immediato su tutto il territorio della Provincia di Pavia e fino all’emanazione di diverso provvedimento, l’attività venatoria vagante con l’ausilio del cane, l’attività venatoria collettiva al cinghiale (braccata e girata) e l’attività di controllo del cinghiale eseguita in modalità collettiva, ove prevista.

Si precisa che la caccia vagante senza l’ausilio del cane è consentita.

CONSENTITA l’attività venatoria da appostamento fisso o temporaneo e la caccia di selezione.

A.C.L. Staff

SI AVVISANO GLI ASSOCIATI CHE LA SEDE REGIONALE DI BRESCIA RIMARRA’ CHIUSA PER TUTTO IL MESE DI GENNAIO A CAUSA DELL’AGGRAVARSI DELLA SITUZIONE EPIDEMIOLOGICA RELATIVA AL COVID 19

RIAPERTURA PREVISTA PER:

LUNEDI 31 GENNAIO (LA DATA VERRA’ CONFERMATA)

IN CASO DI NOVITA’ URGENTI NON MANCHERANNO INIZIATIVE TELEMATICHE PER LE INFORMAZIONI

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A.C.L. Staff

Associazione Cacciatori Lombardi rappresentata dal nostro Presidente Regionale Carlo Bravo parteciperà alla riunione in streaming di Lunedi 10 Gennaio fra le Associazioni Venatorie e l’Assessorato Agricoltura – Caccia e Sistemi Verdi di Regione Lombardia.

La riunione è convocata nel primo pomeriggio e l’ordine del giorno sarà il cercare soluzioni relativamente agli anelli inamovibili dei nostri richiami vivi.

L’auspicio è quello che l’incontro possa essere proficuo e costruttivo al fine di arrivare finalmente ad una conclusione definitiva, soprattutto dopo la tragica stagione Venatoria 2021/2022 che si sta per concludere.

Attraverso le nostre pagine non mancheremo di aggiornarvi sugli esiti dell’incontro.

A.C.L. Staff – Ufficio Stampa

Tutto il direttivo regionale di Associazione Cacciatori Lombardi si stringe al fianco del Presidente Provinciale di Bergamo Alessandro Balestra dopo aver appreso la notizia della prematura scomparsa del caro fratello.

Alex Balestra lascia nel dolore la moglie Livia, i figli Francesco e Alessandra, la mamma Margherita.

La salma è composta nell’abitazione di Almenno.I funerali saranno celebrati mercoledì 5 gennaio alle 14.30 nella parrocchiale di San Mattia Apostolo a Moio de’ Calvi (Bg).

A nome di tutti i nostri vertici associativi le più sentite condoglianze alla famiglia.

A.C.L. Staff – Ufficio Stampa

Il direttivo regionale di Associazione Cacciatori Lombardi si congratula con Dott. Lorenzo DO per il superamento a pieni voti della sessione d’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Il giorno 13 Dicembre gli sono stati riconosciti dall’Ordine degli Avvocati di Brescia il premio “Zanardelli” per l’intero periodo di tirocinio svolto iscritto all’ordine e con il miglior punteggio ottenuto, ed il premio “Avv. Umberto Zilioli” in quanto candidato del distretto con il miglior punteggio in assoluto.

I nostri vertici ne danno notizia con grande soddisfazione ed entusiasmo, in quanto da qualche tempo l’Avv. DO è vicino ad alcune cause del mondo venatorio ed in particolare all’Associazione Cacciatori Lombardi.

Questa notizia ci riempie di orgoglio e ci fa ben sperare per le prospettive future della nostra passione.

In un clima di gratuita violenza e vessazione della nostra categoria è obbiettivo primario della nostra realtà associativa ricercare la collaborazione dei migliori legali del territorio per continuare a garantire le giuste istanze delle persone per bene.

Al neo-legale vanno i migliori auguri per un futuro pieno di soddisfazioni nello svolgimento della sua professione.

A.C.L. Direttivo Regionale

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